Titolo: Nessuno disturbi l’amore
Autore: Anna Zarlenga
Editore: Newton Compton Editore
Pagine: 273
Ho terminato Nessuno disturbi l’amore di Anna Zarlenga Autrice da un po’, e oggi condivido con voi la mia opinione.
Ecco di cosa parla:
Dori scrive romanzi rosa sotto pseudonimo perché tiene alla propria riservatezza; ha ventotto anni e vive ancora con la famiglia – che la soffoca e sottrae tempo prezioso al suo lavoro –, quando, in un raptus, decide sia giunta l’ora di rendersi indipendente. Affittare una stanza in palazzo occupato da studenti universitari le sembra un’ottima alternativa, e non ci pensa due volte prima di trasferirvisi.
Solo che non è uno studente quello con il quale si trova a dover condividere l’appartamento, ma un trentenne esasperante che vuole farla fuori… dalla stanza, s’intende!
Che si sia cacciata in un guaio peggiore?
In questo romanzo i personaggi non sono divi da copertina, ma persone comuni alle prese con i problemi quotidiani, e questa naturalezza fa sì che la sintonia con loro scatti immediata. Io, sicuramente, mi sono rivista in molte uscite di Dori, nella sua perenne e disperata ricerca di tempo e spazio da poter dedicare alla scrittura e il timore di non riuscire a rappresentare al meglio il protagonista maschile.
Di Alex… be’, per quanto rompiscatole possa essere all’inizio, ce ne vorrebbe uno per ognuna di noi!
Ho riso delle trovate spassose e mi sono emozionata nei momenti più delicati, descritti sempre con il giusto ritmo che ti tiene incollata pagina dopo pagina. Un libro divertente, mai, e dico mai, monotono o ripetitivo. I dialoghi brillanti, personaggi costruiti con una precisione impeccabile. Si gioisce e ci si arrabbia insieme ai protagonisti.
L’autrice ha toccato temi sensibili per tutte le appartenenti alla categoria; ad esempio, il veder sminuire il proprio lavoro o sentir considerare solo un passatempo – se non, per certi versi, addirittura una 𝑝𝑒𝑟𝑑𝑖𝑡𝑎 di tempo – il fatto di scrivere romanzi rosa, oltre agli sguardi schifati di chi definisce ‘spazzatura’ questo genere, fino ad arrivare al dramma di non sentirsi all’altezza delle aspettative genitoriali, ma lo ha fatto con un’allegria e una leggerezza d’animo che rendono questa storia ancor più spassosa.