Oggi ho il piacere di presentarvi un’autrice che riesce sempre a emozionarmi. Le sue storie scavano nei sentimenti con eleganza e delicatezza. I brividi sono assicurati. Ho in mente una maratona per mettermi in pari con quelli che ancora mi mancano!
Ma adesso andiamo a conoscerla attraverso alcune domande:
RACCONTACI CHI SEI.
Sono prima di tutto mamma e moglie. Ho due figli maschi che sono la mia gioia… e la mia croce (scherzo! Oddio, mica tanto…). Strano a dirsi, ma mi è sempre piaciuto studiare. Ho una laurea in lettere classiche e tra le lingue antiche ho sempre preferito il greco al latino. Ho accarezzato l’idea di prendermi una seconda laurea, ma non mi sono mai decisa. Ho collaborato con diversi blog fino a pochi anni fa, poi ho deciso di approfondire le mie conoscenze in campo editoriale, quindi mi sono dedicata a corsi specifici di editing e correzione di bozze. Nel frattempo si faceva strada l’idea di un romanzo tutto mio. Amo il teatro e la danza, mi piace la musica ma non ho un cantante preferito. Ho una passione per il country e adoro Dolly Parton.
COSA TI PIACE LEGGERE?
Fino a qualche anno fa mi definivo lettrice onnivora, adesso confesso di esserlo meno. Preferisco i romance, storici compresi. In passato ho fatto scorpacciate di tutto, dall’horror alla spy story, all’avventura. Wilbur Smith, Tom Clancy, Stephen King, Dan Brown, Glenn Cooper, ho spaziato tantissimo. Non mancano i classici, che sono alla base di tutto.
COME È NATO IL TUO PRIMO ROMANZO?
“Due vite, un destino” è il mio romanzo d’esordio. L’idea di Mike e Amy mi ronzava nella testa da parecchio. Durante il primo lockdown ho trovato il tempo di metterla “nero su bianco”. Sono molto affezionata alla mia coppia del cuore, forse perché sono i primi personaggi di carta che sono venuti a trovarmi. Sono felice di aver scelto un protagonista maschile non giovanissimo e con un passato familiare importante. Mike Warren è un detective ultraquarantenne, vedovo e con due figli adolescenti, Amy Ascott è una brillante dottoressa con un passato traumatico. Due vite che hanno poco in comune ma che sono destinate a unirsi. Ho dato a Mike la seconda possibilità che vorrei tutti potessero avere nella vita. Il mio lato sognatore e romantico ha avuto grande occasione di esprimersi e ne sono felice. Succede in ogni libro, ma forse in questo mi ha preso la mano un po’ di più.
CI PARLI DELL’ULTIMO?
Next to me è stata una grande sfida. Per la prima volta ho scelto la narrazione in prima persona e due protagonisti molto giovani. È stato un lavoro immenso di limatura, scrittura e riscrittura. Fatico a inserirlo in un sottogenere e preferisco chiamarlo semplicemente: un romanzo rosa sulle seconde possibilità. È un romanzo con una forte componente drammatica che spero di essere riuscita a trasmettere nel modo appropriato
MOSTRACI UNA PANORAMICA DEI TUOI ROMANZI
La serie delle Brooklyn Stories è composta da tre romanzi e due novelle. Inizia con “Due vite, un destino” (vol.1) la storia di Mike e Amy; prosegue con “Nessuna come te” (vol.2) la storia di Jack e Lauren, la migliore amica di Amy; segue la novella “Natale a Brooklyn” (vol2.5), poi abbiamo la storia di Steve e Julia, la detective partner di Mike, “Desidero solo te” (vol.3), dove ho inserito la tematica dell’anorgasmia femminile, non molto comune. Termina la serie “Sei tu il mio domani” (3.5) la storia della figlia diciannovenne di Mike, Pam, innamorata da sempre di un giovane medico.
“Be my Valentine” era nato come racconto per partecipare a un’antologia: è diventato un office romance ad alto grado di zucchero, come amo definirlo.
“Be my Christmas present” è stata la trama più veloce che mi è nata in testa. Ho accantonato un manoscritto a metà per dare voce a questi due personaggi. Patrick e Reese sono la coppia che con più facilità è uscita dalla mia penna. Li ho amati alla follia e ho fatto molta fatica a lasciarli andare, proprio per questo motivo è nata la novella spin off “My only Valentine”, che parla ancora di loro.
I VALORI E I MESSAGGI NASCOSTI TRA LE RIGHE DEI TUOI TESTI.
Famiglia. La prima parola che mi viene in mente. La famiglia è molto presente in tutti i miei romanzi. E poi non manca il valore dell’amicizia, quello della speranza, il riscatto, le seconde possibilità. La vita ha molte sfaccettature e nei miei libri cerco di mettere in risalto solo il buono. Forse perché da lettrice amo vedere le pagine attraverso le lenti rosa.
STAI LAVORANDO SU QUALCOSA DI NUOVO?
C’è sempre qualche personaggio che viene a trovarmi, a volte fatico a trovar loro la giusta collocazione, a volte devo “metterli in fila” perché qualcuno sta correndo ai primi posti. Insomma, ho la testa piena di voci. Il mio grande sogno sarebbe un romance storico ambientato nel vecchio West, ma temo di non essere ancora all’altezza del progetto che mi frulla in mente da molto, molto tempo.
BREVI ESTRATTI DA “NEXT TO ME”
«Una mano tesa può significare il mondo. Voglio tendere mani per tutta la vita…»
Non potevo parlare con lei perché ci sarebbero state solo due possibilità: o mi sarei inginocchiato in supplica, o l’avrei annientata.
275 pagine
Independent published
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Ed eccoci arrivati alla fine di questa bella intervista. Abbiamo scoperto tante cose interessanti su Elizabeth, donna di grande cultura e dagli innumerevoli interessi, legata alla sua famiglia ma con la testa fra le nuvole quanto basta per dar vita a storie e personaggi indimenticabili.
Ringrazio di cuore Elizabeth per il tempo che ha dedicato a rispondere alle mie domande, spero le abbiate gradite, ma se c’è altro che vi piacerebbe chiederle, non esitate!
Potete farlo in questa pagina, nei commenti, oppure sulle pagine social dove condivideremo l’articolo.
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